Federazioni sportive e social network. L’esperienza di Federscherma
Stefano Chiarazzo

Alessandro Noto con la pluricampionessa olimpica Valentina Vezzali

Sulle vostre pagine date spazio a tutti, dai cadetti ai campioni. Come coinvolgete gli atleti nel vostro piano editoriale?

Con il passare del tempo tutti i nostri atleti hanno compreso l’importanza di partecipare ad un progetto che nasce nell’interesse comune di dare visibilità alla scherma, diventandone attori fondamentali. Da parte di tutti quanti i nostri ragazzi ho sempre registrato massima collaborazione ed entusiasmo nel fornirci materiale inedito ed esclusivamente dedicato ai social media. Il coinvolgimento è dunque molto elevato.

 

I vostri sponsor vi seguono ovunque per il mondo, sia reale che online. Quali sono le attività congiunte più originali che avete portato avanti sui social media?

Con il brand Kinder+ Sport abbiamo avviato da tempo una collaborazione costante in tal senso nella produzione di materiale multimediale. Penso al video di presentazione del Progetto “A Scuola di Scherma” o alla Candid Camera realizzata ai campionati italiani under 14, video che hanno avuto un altissimo numero di visualizzazioni sia sui nostri che sui loro canali. Da qualche mese anche con Kappa abbiamo iniziato un percorso di produzione congiunta e diffusione di materiale video, come avvenuto di recente con le interviste doppie realizzate con le fiorettiste del Dream Team a Torino.

 

Personaggi noti, aziende, pubblica amministrazione. Tutti devono fare i conti con gli attacchi sui social network. Qual’è la crisi più difficile che vi siete trovati a gestire?

Devo ammettere, e faccio gli scongiuri, che in 4 anni nè io nè i miei colleghi dell’ufficio stampa ci siamo trovati a fronteggiare una vera e propria crisi. Abbiamo rimosso qualche commento eccessivamente volgare, ma nulla più. Per il resto, nelle occasioni in cui sono state postate critiche o rimostranze, abbiamo sempre risposto costruttivamente, un atteggiamento sempre e comunque premiante.

 

Infine, parliamo un po’ di lei. Il suo ruolo in Federscherma va ben oltre Facebook e Twitter. Di cosa si occupa?

Collaboro con la Federscherma dal 2006 in veste di consulente al Marketing ed alla Comunicazione. Oltre all’ambito social, il mio lavoro ha molteplici volti: curo i rapporti con le aziende sponsor per cercare di dare il massimo ritorno e visibilità al loro brand, mi occupo delle attività di pubbliche relazioni, dei rapporti con i Comitati Organizzatori degli eventi (per l’ambito marketing), dell’immagine e della promozione del mondo scherma in generale.

 

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