Red Ronnie e la strategia della “twit-rissa”
Stefano Chiarazzo
Ebbene si, nessuno mi toglie dalla testa che dei personaggi famosi sui social, siano essi politici, giornalisti o vip dello spettacolo, sopravviverà solo chi ha una strategia chiara, voglia di aprirsi al dialogo (con tutti, non solo tra pari) e, soprattutto, ha qualcosa da dire.

In coda al mio breve intervento all’evento Panta Rei Lab di settimana scorsa Red Ronnie mi ha chiesto: “Visto che mi studi: io ce l’ho una strategia?”. La mia risposta nel video, per cui ringrazio Fabrizio Faraco che ha improvvisato via iphone un live-streaming dell’evento.

Red é su Twitter dal 24 ottobre 2011, quasi due mesi dopo che Fiorello ha dato il via con il suo ingresso a quella che ho chiamato a suo tempo “la calata dei VIP”. Il giornalista di Pieve di Cento é seguìto da quasi 30mila persone e, dall’iscrizione, cinguetta ad una media di 39 tweet al giorno.

Ma di cosa twitta? Di sé stesso, di musica, della sua web TV. Dialogare dialoga ma principalmente con vip e operatori dello show business. E ripercorrendo gli ultimi mesi… siamo proprio sicuri che non ce l’abbia una strategia?

Il conduttore televisivo ogni tanto spara il colpo ad effetto. Risalgono a maggio l’attacco a Cardinal Ravasi, i tweet sulle previsioni dei Maya sul terremoto in Emilia, e quello in cui si vanta di aver “mandato a fanciullo quelli di Un giorno da pecora“. Di pochi giorni fa’ invece la twit-zuffa con Selvaggia Lucarelli.

Ognuno di questi episodi ha avuto una bella risonanza in rete. D’altronde, come ha detto lo stesso Red Ronnie durante l’evento:

Ha sempre dimostrato di essere molto sicuro di sé, e di non mandarle certo a dire a nessuno. E’ quindi così che cerca di costruire la sua immagine e il suo seguito online? Non vorrei per lui che i suoi follower siano tra quelli che decidono di: