Social CEO italiani B2C: le Top Voice dominano il ranking LinkedIn
Stefano Chiarazzo

A sei mesi dall’ultima edizione, è online il nuovo report Social CEO Lab sulla comunicazione dei CEO italiani B2C su LinkedIn. Tra i settori più rappresentati nella Top 50, aggiornata al 17 gennaio 2024: Finance, Automotive e Food&Beverage sono i più presenti con sette manager, seguiti da Retail con sei, Luxury e Tech con quattro. Ancora bassa la presenza femminile, con cinque donne CEO in classifica.

I TOP 5 PIÙ SEGUITI SONO TUTTI TOP VOICE

Dal nuovo report è emerso che otto dei cinquanta leader più seguiti – il 16% – mostrano sul proprio profilo LinkedIn il badge Top Voice. Tra questi, tutti e cinque i leader con più follower: Stephan Winkelmann di Automobili Lamborghini, che domina ancora una volta la classifica con 294.400 follower, di cui 66mila nuovi, passando per Luca De Meo di Renault Group (171.700, +29.200), Nerio Alessandri di Technogym (141.500, +26.400) e Cristina Scocchia di illycaffè (114.700, +27.600), che guadagna una posizione e sorpassa Claudio Domenicali di Ducati (112.000, +23.400).

LinkedIn mette in primo piano quei CEO che, esperti del proprio settore, forniscono conoscenze e visioni rilevanti per la community professionale globale. Il numero di follower non basta per l’ottenimento del badge senza la costante attività sulla piattaforma con contenuti che mostrano professionalità, competenza e passione e che generano supporto e dibattito della propria rete. Le altre tre Top Voice sono infatti un po’ più indietro nella Top 50: Andrea Orcel di UniCredit (40.000, +14.200) all’11° posto, in salita di tre posizioni, Elena Goitini di BNL-BNP Paribas (32.300, +2.300) che conferma la 12° posizione e Paolo Gallo di Italgas (17.000, +2.400) al 24° posto, in salita di tre.

Il riconoscimento di LinkedIn è un’ulteriore validazione della reputazione online che i CEO costruiscono e difendono quotidianamente con i risultati di business e con l’impegno ed esposizione su tematiche identitarie come il benessere personale (Alessandri) e il lavoro come strumento di emancipazione femminile (Scocchia).

TOP 50 TRA SORPASSI, UNA NUOVA ENTRATA E UN OSSERVATO SPECIALE

La classifica dei primi dieci, dopo la già citata Top 5, vede la new entry in sesta posizione di Pietro Innocenti di Porsche Italia (60.600, +24.800), in salita di cinque gradini. Poi Bartolomeo Rongone di Bottega Veneta (57.200, +5.000), Corrado Passera di Illimity Bank (50.100, +2.700) e Claudio Descalzi di Eni (49.100, +2.700), che scendono tutti di una. Stabile in decima posizione Giorgio Santambrogio del Gruppo VéGé (43.400, +4.800). Tra i manager più in crescita, troviamo rispettivamente al 30°, 32° e 46° posto Antonio Baravalle di Lavazza Group (12.300, +6.600), che scala ben trentasei  posizioni, Marco Travaglia di Nestlè Italia (10.800, +3.600), che ne guadagna diciotto, e Mauro Pastore di Iccrea Banca (8.000, +2.500), con ventisei scalini in più.

Fa bene anche Vincenzo Esposito di Microsoft Italia, che compie un salto in avanti di tredici posizioni (9.800 +2.220 nuovi follower), stanziandosi al 36° posto della classifica. New entry in 47° posizione è Marc Langenbrinck di Mercedes-Benz Italia (7.500 follower), recente successore di Radek Jelinek. Da segnalare, fuori dai cinquanta, la veloce crescita di Flavio Cattaneo di Enel Group che, con 5.400 follower di cui 4.500 nuovi, scala centotrentadue posizioni posizionandosi al 72° posto. Successore di Francesco Starace, in Top 10 per parecchio tempo prima di lasciare la guida dell’azienda, potrebbe entrare in Top 50 già nella prossima rilevazione semestrale.

La Top 50 completa e la nostra metodologia sono consultabili qui.

IL RAPPORTO TRA ENGAGEMENT E FREQUENZA DI PUBBLICAZIONE

Dalla consueta analisi qualitativa sui trenta CEO più seguiti emerge la conferma che pubblicare molti post non è sempre e per tutti sinonimo di successo. La triade di leader che vantano l’engagement rate** più alto si conferma, infatti, anche quella che pubblica in media meno di un post al mese: Davide Grasso di Maserati con il 9,2%, Remo Ruffini di Moncler con il 6,9% e Alessandro d’Este di Ferrero con il 5,2%.

*Tasso di engagement: Numero medio di interazioni per post nel periodo di osservazione / Numero di follower al 17 gennaio 2024

Più in generale, la frequenza di pubblicazione dei Top 30 cha hanno pubblicato almeno una volta nel periodo metà ottobre 2023-metà gennaio 2024 è salita a 4,5 post al mese, rispetto ai 4 del quadrimestre marzo-giugno 2023, a fronte di un tasso medio di engagement che dal 2,5% è sceso al 2,3%. I più attivi per media di pubblicazioni sono Giorgio Santambrogio con 28,5, Stephan Winkelmann che posta 16,3 volte al mese e Fabrizio Palermo di Acea che, dopo la totale inattività riscontrata nelle precedenti rilevazioni, ha ripreso a pubblicare assestandosi su una media di 8,3 pubblicazioni. Resta inattivo Andrea Guerra di Prada Group.

IMPEGNO E IMPATTO AZIENDALE ALLA BASE DELLA NARRAZIONE DEGLI AD

I tre post con più interazioni, tutti di Top Voice in Top 5, riguardano news di prodotto, annunci organizzativi e sensibilizzazione su tematiche sociali. Se Winkelmann valorizza le caratteristiche della rivoluzionaria Lamborghini Revuelto totalizzando 14.100 interazioni, Scocchia con il suo messaggio di prevenzione del tumore al seno ne ottiene 6.500 mentre De Meo, grazie alla presentazione di Ampere, la divisione di Renault per l’auto elettrica, ne ottiene 6.000. Allargando l’analisi ai best post di tutti i Top 30 è emerso che tredici su trenta sono dedicati al raggiungimento di obiettivi, traguardi e anniversari aziendali.

Storicità, stabilità e progresso. Si conferma efficace un racconto che punta sull’impegno concreto e sulla celebrazione di momenti chiave a cui la rete di dipendenti, partner e stakeholder si sente implicitamente chiamata a prendere parte con le sue reazioni e i suoi commenti.

Commenta l’articolo o contattaci per segnalazioni. Seguici su Facebook, LinkedIn, Instagram e Twitter  per rimanere sempre aggiornato sulla comunicazione dei Social CEO.