Macchianera, Tweet Awards e TvBlog. I social vip alle prese con i premi del web
Stefano Chiarazzo
Il mese di ottobre è stato pregno di premi per le cosiddette “webstar”:
Macchianera Italian Awards,
Tweet Awards (un grazie particolare a Davide Licordari e Riccardo Scandellari per avermi fornito il dettaglio della classifica!),
TvBlog Awards.

Per tutti e tre non era il primo anno ma, dopo la “calata dei vip” su Twitter, è sicuramente la prima edizione che vede i personaggi famosi italiani (non tutti in realtà) fronteggiarsi a colpi di tweet e videomessaggi. Indipendentemente dal prestigio dei singoli premi (continuo a pensare che i 40 premi dei MIA siano davvero eccessivi), tra eventi dal vivo, tweet a go go, copertura stampa e sui blog, per alcuni perdersi botte di visibilità online come queste sarebbe stato un suicidio.

La palma dei più votati è andata a:
Beppe Severgnini, trionfatore ai MIA e nella categoria “Giornalisti” dei TA;
Selvaggia Lucarelli, peperina del web, finalista come Nicola Savino in tutti i premi e vincitrice dei TA nella categoria “Vip”;
Costantino Della Gherardesca, sorprendente primo classificato nei “telegatti” di TvBlog.

Per Severgnini nulla da dire. Premi strameritati, per essere da sempre un gran supporter di Twitter. In seguito alla partecipazione alle due premiazioni ha definito il social non solo “uno spazzolino per i denti del cervello”, ma una “macchina della verità”: “Se uno è spiritoso, pronto e sensibile, si vede. Se è tonto, si vede pure quello. Molti cosiddetti vip non l’hanno capito. Si lanciano sulla novità, aprendo il cuore. Ma così lo mostrano, e rivelano che dentro c’è solo paccottiglia”.

Per Della Gherardesca e Lucarelli la chiave è molto semplice: una serrata campagna elettorale! Hanno fatto davvero di tutto per farsi votare. Leggete un po’ qui:

Twitter è sicuramente un social che accentua la competizione, ma è davvero incredibile il ventaglio di approcci differenti. Sfottò, rosicate, colpi bassi, esilaranti scambi di tweet: ce n’è davvero per tutti gusti.

Non vi sarà sfuggito che non hanno vinto nulla nomi da un milione di follower come Jovanotti e Valentino Rossi. La risposta, in parte, è in questo tweet di Giuseppe.

La maggiorparte dei votanti dei tre premi (20.000 per i #MIA2012, 5.000 per i #TA12 e i #tvblogawards) è “heavy user” di Twitter, conoscono bene le logiche della rete e, ovviamente, sono iper-critici verso chi non le affronta in modo ottimale. La solfa è sempre la stessa: puoi avere trilioni di follower, ma se non interagisci mai e non mostri un così grande interesse per i tuoi fan (se per te i social sono solo un canale di marketing prima o poi si vede!) di certo non ti voteranno. La bella notizia? E’ che forse non te ne fregherà nulla!